La parola counseling deriva dal verbo latino consulo-ĕre che significa consolare, venire in aiuto, prendersi cura e si occupa di problemi aspecifici e ben circoscritti all’ambito familiare, lavorativo e scolastico. Tende ad orientare, sostenere e sviluppare atteggiamenti attivi e costruttivi affinché il cliente possa affrontare i problemi presenti e futuri con maggiore autonomia, responsabilità e consapevolezza.
Ogni individuo ha al suo interno ampie risorse e potenzialità per comprendersi, per migliorarsi, per superare le difficoltà e per cambiare il proprio concetto di sé, gli atteggiamenti di base e gli orientamenti comportamentali. Tali risorse emergono quando viene fornito un clima caratterizzato da atteggiamenti psicologici facilitanti, accoglienti e non giudicanti, basilari per il cliente al fine di imparare a conoscere la propria soggettività ed individualità, aiutandolo ad acquisire una maggiore conoscenza di sé e a superare le difficoltà che non gli permettono di riuscire ad entrare in relazione con l’altro in modo autentico.
La funzione del counselor è quella di portare il cliente ad accettare la responsabilità della propria condotta e degli esiti della propria vita;
assistere il cliente nella ricerca del suo vero sé e poi di aiutarlo a trovare il coraggio di essere quel sé;
aiutare il cliente ad orientare i suoi sforzi verso scopi costruttivi liberandosi del suo senso di colpa.
IN CONCLUSIONE
Il counseling rappresenta quindi, un approccio in grado di intervenire in maniera positiva nel processo di orientamento, di sviluppo delle competenze di problem solving e di gestione delle emozioni delle persone.